Attività Giornalistica

L’ex presidente della Corte costituzionale spiega qual è la vera posta in gioco del prossimo appuntamento alle urne. Forte della sua cultura giuridica, sgombra il campo da equivoci e argomentazioni pretestuose. Per poi concludere: <<Che il Governo si rafforzi o che vada in frantumi in conseguenza di questo referendum , mi sembra una balla>>

«Non c'è alcun principio supremo della Costituzione che impedisce di ridurre i parlamentari nella misura proposta dalla legge.
Quindi, pur senza grande passione e trasporto, al referendum voterò per il "Sì"
».

Panorama sta chiedendo ai presidi delle scuole italiane come stanno reinventando i propri istituti in vista di settembre. Una missione complessa, in cui rischiano in prima persona e da cui dipende il futuro del Paese.

  • Parla Patrizia Granato, dirigente dell’Istituto comprensivo di Praia a Mare:<<Siamo riusciti a mantenere tutte le aule, senza ricorrere allo sdoppiamento>>
  • Parla Patrizia D’Amico, dirigente dell’Istituto di istruzione secondaria superiore di Praia a Mare :<<Abbiamo ordinato pochissimi banchi a rotelle>>

<<Le nostre istituzioni scolastiche hanno cercato di metabolizzare al meglio la lunga stagione dello stop forzato e, pur tra mille difficoltà, ora si stanno preparando per la riapertura del 24 settembre. Le problematiche all’orizzonte sono macigni ingombranti>> Così esordisce Patrizia Granato, dirigente dell’istituto comprensivo di Praia a Mare, in Calabria.

Parola di preside
Panorama ha deciso di chiedere ai presidi delle scuole italiane come stanno reinventando i propri istituti in vista di settembre. Una missione complessa, in cui rischiano in prima persona, da cui dipende il futuro del Paese

Parla Adelia Pelosi, dirigente del III Circolo didattico De Amicis, di Via Santa Teresa a Chiaia, a Napoli: <<La nostra istituzione scolastica, vanto della tradizione educativa pubblica napoletana, affronterà con maggiore slancio la riapertura di settembre>>.

Lo storico Aurelio Musi rievoca le gesta del celebre ribelle partenopeo. E individua i Masaniello dei tempi nostri: da Vincenzo De Luca a Matteo Salvini, da Silvio Berlusconi a Luigi De Magistris.
«Può apparire colpito da un delirio di onnipotenza, ma in realtà il suo potere di attrazione è enorme». Il professor Aurelio Musi fa una radiografia di Vincenzo De Luca «lo stracandidato», come si è autodefinito il presidente della Regione Campania. Già ordinario di Storia moderna e preside della Facoltà di Scienze politiche nell'ateneo salernitano, allievo di Giuseppe Galasso, Musi è il massimo esperto di Masaniello. Nel suo ultimo volume, Masaniello. Il Masaniellismo e la degradazione di un mito (editore Rubbettino), ricostruisce la vita del protagonista della rivolta napoletana del 1647, la formazione e lo sviluppo del suo mito. Panorama lo intervista per capire perché Masaniello è diventato il prototipo del ribelle e chi sono i suoi epigoni contemporanei.

In occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, il pm antimafia ricorda il collega Paolo Borsellino. E ripercorre 50 sanguinosi anni di guerra alla mafia. Ma non ignora le traversie della magistratura dei giorni nostri. E lancia un monito rievocando il suo maestro

Ogni anno, il 19 luglio rappresenta per me una ferita aperta che mai si rimarginerà, anche perché ai fantasmi di quel giorno si aggiunge la sensibilità dei miei 75 anni».In occasione dell'anniversario della strage di via D'Amelio, il pm antimafia Giuseppe Ayala ricorda il collega Paolo Borsellino. Il 19 luglio 1992 era domenica, alle ore 16 e 58, una 126 contenente 90 chili di esplosivo fu fatta esplodere davanti al numero civico 21 di via Mariano D'Amelio, in una Palermo arroventata dalla calura estiva. Nel mirino degli attentatori Paolo Borsellino, magistrato da oltre 10 anni in prima fila nella lotta contro la mafia che teneva in scacco la Sicilia.

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