La ricerca dell’Ufficio Regionale di Parità

“Ho scritto molte monografie su terre e comunità e molte biografie di personaggi illustri, ma per la prima volta mi sono trovato a comporre una ricerca sulla presenza delle donne in mezzo a noi (…). L’impulso mi è stato offerto dall’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, Marisa Fagà; successivamente sono stato confortato nella continuità e sollecitudine intelligente e garbata dalla sua successora avv. Maria Stella Ciarletta e dalla consigliera supplente prof.ssa Tommasina Lucchetti. A loro debbo gratitudine per l’opportunità avuta di costanti scambi di idee e di poter compiere una libera esplorazione sempre più sorprendente”.

Ho conosciuto Cesare Mulè durante il coordinamento di una serata culturale a favore del progetto conclusivo del Sevizio Civile Nazionale svoltosi a Scalea, nel dicembre del 2006, sotto gli auspici della locale Associazione Pro-Loco: ho avuto il piacere di introdurre un intellettuale calabrese contrassegnato dal forte impegno sociale e politico, per essere stato Sindaco di Catanzaro alla fine degli anni ’70 -durante un convulso momento della storia del nostro Paese- ed anche presidente del Consorzio Aeroportuale di Lamezia Terme che nel 1976 avviava le sue attività al fine di aggiungere nuove rotte aeree ad una Calabria sempre più desiderosa di prendere il volo, nel senso più vero della parola. Oggi spende la sua attività nella promozione culturale e turistica di questa terra che -per me- rimane un grande enigma: e così, di recente, Mulè mi invia un bel volume scritto assieme a Maddalena Barbieri sotto gli auspici dell’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità di Catanzaro che oltre ad arricchire la mia personale biblioteca sulla Calabria, fa scattare la molla per qualche riflessione. Il testo è una corposa rassegna storica -anzi, una galleria- dell’universo femminile calabrese che senza lasciarsi intimorire da un’atavica arretratezza sociale, ha invece visto premiato lo sforzo diretto ad emergere in tutte le direzioni: nomi e professioni delle più disparate, vite ed impegni in ogni campo fanno bella mostra di sé quasi a voler rafforzare la tesi, tra mito e storia, secondo cui “in un’ oscura, drammatica vicenda legata ai primi tentativi greci di colonizzare la lunga terra giacente verso Occidente al di là del mare, emerge una donna-guida della resistenza autoctona, una castellana che con l’autorità della sua forte personalità e la prestanza guerriera, contrastò efficacemente un assedio sanguinoso risultandone vittoriosa. Secondo altre fonti, la donna-guerriera aveva espugnato un campo fortificato presieduto da seicento africani di un corpo di spedizione di Dioniso il Giovane. Il suo nome era Brettia e la sua figura eroica venne conosciuta ed adottata dalla sua gente a simbolo: il suo nome identificò il suo popolo (…)”.
Politica ed istituzioni, stampa ed editoria, religione e società, economia ed imprenditoria sono caratterizzate da una forte presenza femminile -segno dei tempi nuovi- capace di premiare anche l’ingegno rosa, con tutto quel carico di dedizione ed abnegazione, di testardaggine e tradizioni che fanno della terra brutia un unicum nel variegato panorama italiano. Un modo tutto calabrese, tutto rosa che parte dalla notte dei tempi -dall’età classica- e giunge sino alle nuove generazioni che hanno aggiunto nuova linfa vitale ad una terra che femminile lo è già nel nome. Ecco perché “la scelta di pubblicare la ricerca di Mulè e Barbieri sulla storia delle donne calabresi” -ricorda proprio Maria Stella Ciarletta- “è anomala rispetto alle strategie adottate come Consigliere Regionale di Parità in questi primi sei mesi di lavoro, perché ritenevo e ritengo tutt’ora prioritario, in una gerarchia di interventi da avviare, privilegiare azioni positive di promozione del lavoro femminile e di lotta alle discriminazioni”. Almeno riusciamo a dare, della nostra amata e sfortunata terra di Calabria una visione più autenticamente aderente al suo lungo substrato storico, soprattutto oggi in una contemporaneità fatta di devastante cronaca mediatica…   

Maddalena Barbieri-Cesare Mulè,  Donne e società in Calabria, Pellegrini Editore, Cosenza 2006, pagg. 200.

Apollinea -  anno XIV-  n. 1 - gennaio-Febbraio 2010                              Egidio Lorito