Paolo Jedlowski e l’esperienza di “Ossidiana

C’è una collana editoriale che da qualche anno impersona il senso della ricerca scientifica del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria: una collana che ha le radici ben salde, piantate alla fine degli anni ’90, nell’allora Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria, dell’allora Facoltà di Scienze Politiche. Studi, ricerche, tesi, riflessioni pubbliche e ragionamenti privati di un gruppo di docenti che continuano ad impersonare il senso della vita quotidiana, dell’impegno accademico, dell’agire culturale vissuto non solo all’interno dei cubi di Arcavacata, quanto nella stessa società calabrese contemporanea, la cui interpretazione non sempre risulta agevole.

Ed in quella temperie culturale di fine millennio, vide la luce l’“Osservatorio per lo studio dei Processi Culturali e della Vita Quotidiana”, cui venne dato il nome piuttosto esotico di “Ossidiana”: nacque, così, uno spazio aperto e vivace di incontro, confronto e discussione, analisi, riflessione e ricerca sulle tematiche attinenti alla cultura ed alla c.d. vita quotidiana, alla teoria sociale, alla comunicazione, ai media e ai consumi culturali, sino a giungere alle contemporanee analisi in tema di migrazioni, sfera pubblica, studi culturali. In pratica, le più attuali dissertazioni delle scienze sociali compiute per un pubblico non sempre di addetti ai lavori.  “Da sempre l’Osservatorio è promotore di presentazioni di volumi, cui solitamente partecipano gli autori, di seminari che vedono il coinvolgimento di accademici di altri atenei nazionali e internazionali;  e di indagini e ricerche che privilegiano metodi sia qualitativi sia quantitativi. Molti dei seminari sono organizzati in collaborazione con la sezione Vita Quotidiana dell’Associazione Italiana di Sociologia;in altre occasioni, invece, la collaborazione ha  privilegiato l’allora Facoltà di Scienze Politiche e il dottorato in Politica, Società e Cultura dell’Università della Calabria. Le attività di Ossidiana, pensate collegialmente dal gruppo di dottorandi, dottori di ricerca e docenti che anima da più lungo tempo l’Osservatorio, sono rivolte innanzitutto agli studenti, ai tesisti e ai dottorandi, ai ricercatori e ai docenti del Dipartimento, ma sono altresì aperte a chiunque si sente in sintonia con i temi ed è sensibile al confronto intellettuale”. Paolo Jedlowski, è un sociologo milanese di nascita che dopo gli studi in Filosofia presso l’Ateneo di Via Festa del Perdono ha intrapreso la via della ricerca sociologica in Italia e negli Stati Uniti: oggi, da Ordinario di Sociologia all’Università della Calabria -dopo aver insegnato nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Napoli “L'Orientale” e di Sociologia della comunicazione all'Università della Svizzera italiana- è l’autore di innovative e singolari riflessioni che hanno il merito di aver allargato di molto l’orizzonte della ricerca sociologica, come accade per le incursioni nel campo della letteratura: “frequentando la letteratura, il sociologo, come chiunque altro, amplia la sua visione del mondo: affina la sua conoscenza della varietà dei tipi umani, dei motivi che possono spingere ad un’azione o ad un’altra, apprende la molteplicità dei significati che gli essere umani sono in grado di attribuire alla vita, degli orizzonti di senso al cui interno rendono il proprio mondo abitabile”.    Con un curriculum di tutto rispetto ed interessi scientifici che spaziano dalla sociologia della cultura alla teoria sociale, dalla sociologia della vita quotidiana alla storia della sociologia, Jedlowski è stato coordinatore nazionale della sezione “Vita quotidiana” dell’Associazione italiana di sociologia (AIS), ha pubblicato volumi sulla memoria collettiva e sull’esperienza contemporanea e ricerche sulla comunicazione nella vita quotidiana, oltre a testi di sociologia generale, curando le edizioni di alcuni classici del pensiero sociologico come  Maurice Halbwachs, Peter Berger, Georg Simmel e Alfred Schutz. Un pool di giovani ricercatori  quali Olimpia Affuso, Sonia Floriani, Teresa Grande, Ercole Giap Parini e Giuseppina Pellegrino coordina le ricerche della rivista, edita dall’editore Luigi Pellegrini ed impreziosita dai volumi  “Sfera pubblica. Il concetto e i suoi luoghi”, “Incontri tra le righe. Letterature e scienze sociali”, “La danza dei caffè. L’interazione faccia a faccia in tre luoghi pubblici”, “Luoghi migranti. Tra clandestinità e spazi pubblici”, “Atmosfere locali. Spazi e pratiche di vita urbana”, “Andare oltre. La rappresentazione del reale fra letterature e scienze sociali”.  

La collana editoriale “Ossidiana” appare, allora, come occasione di incontro e dialogo tra gli operatori delle scienze sociali che potranno trovare sin dentro le aule ed i laboratori dell’Università della Calabria le giuste motivazioni per proseguire studi e ricerche ed interrogarsi sul futuro dello stesso territorio calabrese, senza dimenticare che la collana stessa rappresenta, ormai, una delle eccellenze editoriali della stessa Università della Calabria.   

La Provincia di Cosenza – Terzo Tempo        Egidio Lorito, 06 dicembre 2014

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