IL RACCONTO.  L’attività della casa editrice “Il Coscile” gravita intorno al mondo culturale e paesaggistico dell’area del Parco  

Basta sfogliare il nuovo catalogo delle edizioni “Il Coscile”, la casa editrice di Castrovillari che da poco ha festeggiato il 30° anno di attività e che continua ad investire nel ricco patrimonio paesaggistico, fotografico, storico ed umano dell’area settentrionale della Calabria, per rendersi conto del valore di quest’impegno culturale. Tre decenni hanno ormai consolidato il legame tra un caparbio editore ed il territorio di provenienza,  nel cuore del territorio del Parco Nazionale del Pollino, al confine tra due regioni che qui sembrano fondersi oltre ogni confine amministrativo.   

 

E Mimmo Sancineto, figura poliedrica della cultura calabrese contemporanea, non fa mistero del successo della sua iniziativa editoriale: “l’editrice  il “Coscile”, nata ben trent’anni fa, espressione dell’omonima Galleria d’Arte che ha a sua volta festeggiato il 45° anno di attività, ha volutamente circoscritto i suoi ambiti di operatività all’esplorazione, alla riscoperta ed al rilancio delle valenze culturali, etniche, linguistiche, storiche, letterarie ed artistiche ma anche ambientali dei centri del massiccio del Pollino, individuando ed evidenziando, da un lato, le specificità e le peculiarità della civiltà che insiste in quel territorio e, dall’altro, quelle componenti che meglio completano il generale quadro della cultura calabrese. Uno spazio considerevole è dato ai numerosi centri italo-albanesi della zona del Pollino, nati nel primo periodo della diaspora albanese con l’insediamento delle sedi nel secolo XV: il Coscile si offre, quindi, come naturale veicolo delle più significative istanze delle culture calabrese ed albanese dei centri che gravitano intorno a Castrovillari. Ma la casa editrice ha  profuso il suo impegno soprattutto nella valorizzazione delle bellezze paesaggistiche del Pollino, le cui tematiche sono state affrontate ora da un punto di vista più letterario-poetico ora da un punto di vista tecnico-scientifico-artistico, attraverso varie pubblicazioni inserite nelle collane di Ricerche storiche, Saggi e Documenti. Senza poi dimenticare la rivista “Apollinea”, distribuita in tutt’Italia, giunta alla maggiore età, che giustamente si è guadagnato lo scettro di rivista del territorio del Parco nazionale”.

Nuova linfa vitale, dunque, per la già ricca scelta editoriale che Sancineto offre ai lettori calabresi, lucani e nazionali in genere, considerando che il Pollino, montagna di confine tra Calabria e Lucania, per la sua natura intatta, i suoi paesaggi e l’affascinate universo umano che vi gravita attorno, si presenta ancora come un gigante da scoprire e valorizzare e per ciò capace di attrarre, soprattutto nel periodo estivo, una presenza turistica caratterizzata dalle più svariate provenienze. Una storia, questa dell’editrice “Il Coscile” che ha legato il suo nome a quello di alcune delle più importanti personalità della cultura regionale e nazionale: come non ricordare la lunghissima amicizia -divenuta poi rapporto culturale- tra lo stesso Sancineto e l’indimenticato Giuseppe Selvaggi, scrittore, giornalista, poeta, uno tra i massimi esponenti della cultura italiana, scomparso nel febbraio del 2004: e non è un caso che di Selvaggi campeggi, nel catalogo, una storica presentazione della casa editrice: “dalla Galleria “Il Coscile” nascono le edizioni alla stessa insegna del fiume di Sibari: la conchiglia a ricordo della struttura greca del nome è la sigla grafica dell’Editrice “Il Coscile”. La sede, come la galleria, è a Castrovillari, che di questo fiume mitico è quasi la radice. <<Dolcedorme e Coscile, in tra quei due Giganti padri…>>, così l’apertura sonora e visiva di un sonetto del pittore magno Andra Alfano, che ha vissuto e dipinto in una delle vie, ora Via Andrea Alfano, in cui si affaccia una delle porte della galleria. Questi ed altri particolari, tutti insigni, possono indicare la cura di amore e la densità di intelletto con cui è stata condotta questa galleria d’arte, nella quale -quasi a giusto completamento- si innesta con autonomia operativa l’editrice. Il verso di Alfano è stato riferito per chiara pertinenza perchè esso contiene, accanto al fiume, l’altra direttrice di punta che guida i primi passi della nuova editrice: raccogliere, sistemare, proiettare nel prossimo futuro ed in quello lontano, la cultura e le ricchezze spontanee, cioè naturali, dell’area del Monte Pollino, di cui il Dolcedorme è la vetta. Una casa editrice, quindi, con un programma definito, da sviluppare su binari bene avvistati e con destinazioni che dovrebbero risultare tappe di un progetto cauto ma ambizioso. Non una editrice di sola ambizione economica, ma anche e soprattutto con il gusto operativo di fare cose belle e cose utili per i lettori”.

Ben dodici le collane, divise tra Ecologia, Territorio, Turismo; I preziosi del Coscile; Arte e Architettura; Pubblicazioni Didattiche; Saggi e Documenti; Poesia e Narrativa; Dialetti e Tradizioni Popolari; Teatro; Minoranze Linguistiche; Eredità viva; Pedagogia-Didattica-Scienze; Sport. E gli stessi curatori delle collane - nell’ordine, Giorgio Braschi, Gianluigi Trombetti, Sandro Sancineto, Isabella Laudadio, Giorgio D’Elia, Leonardo Alario, T. Masneri, Pietro Napoletano, Papas Tamburi, Pierfranco Bruni, V. D’Atri- hanno creato un vasto movimento attorno ai rispettivi settori, finalizzati alla maggior diffusione delle opere tra un pubblico di lettori che in questi anni è sensibilmente aumentato, e non solo nell’area di provenienza della casa editrice. Un itinerario in costante evoluzione, che trae linfa vitale proprio dal suo territorio: sembra essere proprio questa la forza di una casa editrice che nel tempo, oltre a ritagliarsi una buona posizione nell’ambito delle altre case calabresi, ha puntato a valorizzare continuamente non solo il proprio territorio ma soprattutto chi, in questa parte della Calabria, opera quotidianamente, anche in realtà professionali diverse da quelle pubblicistiche. E prova ne sono le decine di autori con le loro centinaia di opere, tutte protese a raccontare, con lo scritto, il verso, l’immagine, questo affascinante  rettangolo di Calabria, tra il Pollino, il Tirreno e lo Jonio, dove da quasi cinque decenni si continua a vincere una scommessa nata dalla passione di Mimmo Sancineto per i colori, i sapori, la luce di un territorio che non smette mai di stupire. Il Pollino, appunto.       

                         

 

  La Provincia di Cosenza                    Egidio Lorito, 18 dicembre 2014

 

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