Panorama ha deciso di chiedere ai presidi delle scuole italiane come stanno reinventando i propri istituti in vista di settembre. Una missione complessa, in cui rischiano in prima persona e da cui dipende il futuro del Paese.
Alla vigilia della riapertura scolastica in Basilicata, fissata per il 24 settembre, Panorama.it  ha incontrato le due dirigenti che guidano l’istruzione scolastica nella “Perla del Tirreno”, quasi a voler suggellare la condivisione di valori educativi ed impegno cui sono chiamate insieme, all’ombra dell’imponente statua del Redentore. L’emergenza sanitaria ha accelerato il processo di cambiamento verso un nuovo mondo di concepire l’istruzione e l’educazione, in cui anche nel Mezzogiorno d’Italia non mancano le sorprese. Positive…

  • Parla Amelia Viterale, dirigente dell’Istituto comprensivo “Casimiro Gennari” di Maratea: <<Il clima favorevole ci permetterà di sperimentare forme di didattica all’aperto>>
  • Parla Carmela Cafasso, dirigente dell’Istituto di istruzione secondaria superiore “Giovanni Paolo II” di Maratea: <<Ai nostri studenti chiediamo un comportamento responsabile>>

Dirigente Viterale, 900 genitori affidano l’educazione scolastica dei propri figli al suo Istituto.
<<L’Istituto comprensivo Casimiro Gennari di Maratea, che ingloba anche la sede distaccata nel comune pedemontano di Trecchina, ha la responsabilità di 450 giovani alunni che vengono affidati, ha detto bene, alla nostra premurosa cura. Sono fermamente convinta che si tratti, da parte dei genitori, di un vero atto fiduciario, quello dell’affidamento dei figli alla scuola: è fondamentale che i genitori riescano a collaborare con l’istituzione scolastica, e che quest’ultima debba necessariamente rappresentare una certezza>>.
Si confronta con un’età delicata…
<<Con gli anticipatari partiamo da due anni e mezzo, sino ai tredici anni: la delicatezza di queste “giovani persone” con cui siamo chiamati a confrontarci per alcuni anni della loro vita, ci spinge ad essere sempre all’altezza del compito affidatoci: per me e per l’Istituto tutto si tratta di una quotidiana prova di responsabilità educativa>>.
Sia sincera: l’ottimismo sarà sufficiente per la riapertura?
<<Beh, troppo ottimismo, secondo me, no, anche perché potrebbe contribuire a spargere il virus con cui siamo costretti a convivere dal alcuni mesi. Il giusto ottimismo alla ripartenza, quello fatto di volontà e determinazione, non deve certo mancare, ma occorre rimanere saldi nella responsabilità dei comportamenti>>.
Ripartirete con la didattica in presenza, ripristinando lo “status quo ante”?
<<Certamente. Rispetto al calendario regionale, anticiperemo anche di qualche giorno, grazie all’autonomia scolastica: per i bambini che affronteranno per la prima volta la scuola primaria, la prima elementare, per intenderci, e per i bambini iscritti alla scuola dell’infanzia>>.
Con la tanto attesa accoglienza…
<<Con il suo duplice valore: momento dell’inserimento dei bambini dell’infanzia, e momento della partecipazione delle maestre della scuola dell’infanzia anche per i bambini della prima classe della primaria. Non dimentichiamo che da sei mesi e mezzo sono praticamente lontani dai banchi…>>.
Che scuola troveranno?
<< La scuola lasciata a marzo dobbiamo dimenticarla! Siamo chiamati a costruire una scuola futura che vada anche oltre la tradizionale didattica, oltre lo studio delle discipline tradizionali >>.
Didattica in presenza, allora!
<<Capiamoci: dicevo che la scuola cui eravamo abituati prima della chiusura forzata rappresenta il nostro passato! Siamo ora tutti chiamati a costruire la scuola di un futuro che è già arrivato. Mi spiego meglio: educare i bambini a vivere l’ambiente scolastico, certo, senza tenerli nello spazio ristretto dell’aula, cercando di utilizzare tutti gli spazi esterni che, pur se pochi, serviranno per una didattica innovativa!>>         
Anche a Maratea la didattica a distanza comunque ha funzionato…
<<Certo che ha funzionato, anche se la pandemia ci ha colto -come tutti…- impreparati: con la buona volontà di docenti, personale tecnico-amministrativo e famiglie, siamo riusciti a governare l’emergenza in cui eravamo precipitati. Quei risultati, ora, non vanno certo dispersi. In questa fase di riorganizzazione, i docenti stanno programmando la ripresa ed ho preteso -e lo sottolineo- che unitamente alla didattica tradizionale, i bambini dovessero imparare ad utilizzare quotidianamente anche le funzioni di “classroom”, almeno mezz’ora al giorno…>>
Ora mi diventa pessimista?
<<Realista, direi! Perché se dovessimo andare incontro ad una nuova chiusura forzata, nessuno dovrà trovarsi impreparato, nessuno dovrà rivivere un nuovo impatto negativo, come quello di marzo! La rete ci aiuta: con questo servizio web, gratuito, sarà possibile semplificare la creazione e la distribuzione del materiale didattico. Insomma, prevenire è meglio che curare!>>.
Si sarà confrontata con l’autorità amministrativa locale per valutare le condizioni dell’istituto!  
<<Certo! Necessariamente, per la semplice ragione che gli immobili sono di proprietà comunale. Mi rapporto quotidianamente con i due enti locali di riferimento, il Comune di Maratea e quello di Trecchina. Siamo sulla buona strada: in uno la disponibilità degli immobili è risolta, in un altro ci siamo quasi…>>.
Mi perdoni: in quale Comune la situazione è ancora “in itinere”?
<<Eh, non mi faccia rispondere, siamo alla vigilia della riapertura…>>
Lei opera su un territorio variegato, tra mare e collina: didattica all’aperto?
<<Certo, tenendo presente le possibilità che il paesaggio locale ci offre. Si tratta di un evidente punto di forza: a Maratea siamo, praticamente in pena estate, meteorologicamente parlando, ma andiamo pur sempre verso l’autunno, per cui fin quando sarà possibile cercheremo di tenere lezioni “open air”. Certo, non abbiamo siglato nessun patto con il Padreterno…>>.       
Almeno all’inizio forme alternative di didattica…
<<Assolutamente. Ho dato disposizioni di alternare ai tradizionali momenti di didattica in classe, quelli più spiccatamente esterni. Ecco perché parlavo di andare oltre le discipline d’insegnamento in classe >>.    
Come immagina la ri-partenza?
<<Dedicando le prime 2, 3 settimane all’accoglienza. Nel senso che i nostri ragazzi saranno chiamati a capire come comportarsi non solo con i docenti, quanto con i propri colleghi di classe, soprattutto ora che nessuno di loro potrà contare sul tradizionale “compagno di banco”, purtroppo figura forzatamente esclusa. Anche da questo aspetto, apparentemente scontato, passerà la ripersa!>>
Avete rifatto il look alle classi!
<<Abbiamo mappato il pavimento e previso il distanziamento fisico. L’accesso dovrà essere il più indolore possibile, mai come quest’anno, soprattutto per chi metterà piede, per la prima volta, in un istituto scolastico. Consideriamo che l’età dei piccoli alunni avrà un peso determinate: partiamo dalle fondamenta della piramide scolastica ed educativa, con bambini vivaci>>.
Anche per i più piccoli è previsto il distanziamento?
<<Non per i piccoli dell’infanzia, con in quali avremo un diverso approccio: infatti le linee ministeriali, per la fascia d’età da 0 a 6 anni, non prevedono distanziamento ma “gruppi stabili”, per i quali stiamo attendendo il c.d. “organico Covid” che l’Ufficio scolastico regionale ripartirà tra i vari Istituti. Si tratta della possibilità di attivare ulteriori incarichi di personale docente, amministrativo e tecnico ausiliario a tempo determinato. Ne ho fatto richiesta specifica proprio per la scuola dell’infanzia: questo perché, avendo più accessi scolastici da controllare, è necessario garantire la sicurezza>>.
E per la pulizia degli ambienti?
<<Alla luce delle linee-guida in materia di sanificazione, igienizzazione e pulizia in generale, il numero dei collaboratori scolastici non potrà che aumentare>>.    
Nessuno se lo augura! Siete preparati ad una nuova sospensione forzata?
<<Continueremo a preparare i nostri alunni continuando, anche in classe, quotidianamente, ad utilizzare tutta la strumentazione telematica già utilizzata nella fase del lungo stop-forzato>>.
Chi è Amelia Viterale?
<<Sarò sintetica! Originaria di Rofrano, vivo ad Alfano, due incantevoli borghi del Parco nazionale del Cilento, in provincia di Salerno, che si affaccia sull’imponente Golfo di Policastro: sono al sesto anno di dirigenza scolastica, ruolo che ho iniziato a svolgere in Piemonte, ad Avigliana, in provincia di Torino. Poi la scelta di scendere a Maratea, che frequentavo da anni…>>    
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Praticamente una curva separa l’Istituto comprensivo dall’Istituto di istruzione superiore “Giovanni paolo II” Maratea è tutto un saliscendi che rende ancora più pittoresco il borgo…     
Dirigente Cafasso, 1300 genitori esprimono, oggi, fiducia verso il suo Istituto.  
<<Sì, una grande responsabilità che durante il lockdown ho sentito ancora più forte. Ci siamo impegnati a mantenere un contatto costante con i ragazzi, per continuare a rappresentare un riferimento educativo importante >>.
Età di passaggio, quella dei suoi studenti.
<< I nostri studenti, con un’età compresa tra i 14 e i 19 anni, transitano quindi dall’adolescenza verso il mondo delle responsabilità e proprio in questo particolare momento sarà chiesto loro un comportamento responsabile, per sé  stessi e per gli altri>>.
Procedete speranzosi verso la riapertura?
<<La sensazione vissuta in questi ultimi mesi è stata quella di una corsa contro il tempo, ma siamo agli sgoccioli, la campanella sta per suonare di nuovo. Ci accompagna la consapevolezza che non sarà più la scuola del 4 marzo, ma anche la voglia di rivedere i nostri alunni e di sperimentare insieme questo nuovo modo di vivere la scuola>>.
Volete mantenere lo “status quo ante”?
<<La ripresa delle attività in aula è fondamentale per tutti gli indirizzi del nostro istituto, alcuni dei quali si caratterizzano proprio per l’attività laboratoriale, che tanto ha risentito della chiusura>>.
Bella sfida!
<<Il lockdown ha posto una sfida che la scuola, ripensandosi e rivisitandosi, è riuscita a superare: gli alunni delle classi quinte, a giugno, ne hanno dato dimostrazione. Ciò che di positivo la didattica a distanza ha portato verrà mantenuto per non disperdere ma anzi potenziare ulteriormente le competenze acquisite dai docenti >>.
A proposito di didattica a distanza…
<<Siamo partiti con la Dad fin dal giorno successivo alla chiusura, inizialmente affidandoci alle iniziative di ciascun docente per poi convergere su una pianificazione omogenea per tutte le classi>>.
Rischio di distanziamento digitale?
<<Lo abbiamo affrontato acquisendo oltre 300 dispositivi grazie all’utilizzo mirato dei diversi finanziamenti a cui la scuola ha avuto accesso, distribuiti poi agli allievi. Tutti hanno così potuto seguire le lezioni: anzi, molti studenti hanno acquisito maggiore consapevolezza delle proprie capacità>>.
Allora tutti in presenza!
<<E’ il nostro obiettivo, ma non escludiamo di rimodulare le attività didattiche, introducendo forme di alternanza tra presenza degli studenti in aula e lezioni da remoto, in modalità didattica digitale integrata>>.
Stuzzichiamo il potere politico locale: stato delle strutture scolastiche?
<< Sono in fase di completamento lavori di edilizia leggera che ci consentiranno di garantire spazi adeguati a ricevere in sicurezza degli alunni>>. 
Lei dirige un Istituto con molti indirizzi di studio!
<<Quattro: un professionale, un tecnico e due licei: un Istituto vario e complesso nel quale la noia di certo non trova spazio>>.
Ora l’esordio in presenza: sia sincera, siete pronti?
<<Abbiamo fatto del nostro meglio per una ripartenza in sicurezza, elaborando un protocollo che individua le misure da attuare per prevenire e mitigare il rischio di contagio nell’ambito dell’Istituto. Abbiamo lavorato sulla configurazione delle aule e sono state valutate tutte le possibili soluzioni per la definizione di un orario che coniugasse la necessità di evitare assembramenti nei momenti di entrata ed uscita degli alunni con gli orari dei trasporti>>.
I banchi a rotelle, croce e delizia di queste settimane…
<<Ne abbiamo ordinato una cinquantina, tanto denigrati oggi, quanto anelati in passato. I banchi a rotelle consentono la creazione di spazi facilmente riconfigurabili e in grado di rispondere a strategie didattiche e progetti formativi innovativi. Li utilizzeremo nella biblioteca e nei laboratori riconvertiti in aula didattica>>.
L’utenza dell’Istituto è sovra-comunale, vero?
<<L’Istituto registra più di 550 “pendolari”. Questo comporta grossi problemi di organizzazione: i nostri orari devono tenere conto delle coincidenze di treni e autobus. Tuttavia c’è sempre stata una interlocuzione positiva con alcune aziende di trasporto extraurbano che hanno cercato di conciliare i loro orari con i nostri>>.
Quale istantanea!
<< Gli alunni dell’Istituto alberghiero sono ospitati in un edificio storico, un tempo sede dell’Ospedale di Maratea: disponiamo di numerosi locali, ma non tutti di dimensioni sufficienti visti i limiti imposti dal distanziamento. Il nuovo Polifunzionale accoglie i licei Artistico e scientifico e l’istituto Nautico: abbiamo chiesto lo sdoppiamento di 6 classi e tutti gli studenti saranno allocati nelle aule dei plessi scolastici >>.
La ripartenza per Carmela Cafasso!
<< Il ritorno alla normalità per l’intero Paese parte proprio dai banchi di scuola, al di là delle rotelle e del loro distanziamento, in una cornice storica del tutto inedita nella quale pian piano dovremo riappropriarci delle indispensabili relazioni in presenza>>.
E con l’accoglienza come vi state organizzando?
<<Agli alunni delle classi prime offriremo un percorso dedicato per avviare l’esperienza formativa nel nostro istituto e riprendere contatto con il contesto scolastico. Per questioni di spazio e distanziamento, quest’anno il “Progetto accoglienza” non potrà essere esteso ai genitori, ma siamo certi di poter contare sulla comprensione di tutte le famiglie>>.
A Maratea siete in piena estate! Didattica all’esterno…
<<I docenti stanno già programmando attività da svolgere all’aperto; tra i lavori di edilizia leggera abbiamo chiesto la copertura di un terrazzo per le attività laboratorio di sala all’aperto. Abbiamo aderito ad un progetto del Comune per l’abbellimento di una scala che impegnerà i ragazzi del Liceo artistico in esterna.>>
Siete preparati ad una nuova sospensione forzata?
<< La piattaforma utilizzata per le lezioni sincrone in periodo di chiusura forzata sarà utilizzata anche durante gli insegnamenti in presenza per lo svolgimento di alcune attività in modo da dover solo “continuare” in caso di sospensione>>.
Chi è Carmela Cafasso?
<<Sono dirigente scolastico da circa 9 anni, dopo una lunga esperienza di insegnamento e come collaboratore del dirigente scolastico. Dopo sei anni di dirigenza di un istituto comprensivo di Potenza, ho scelto di trasferirmi a Maratea, alla guida di una scuola che mi sta dando grandi soddisfazioni! >>

Pranorama.it                                                   Egidio Lorito, 21-09-2020

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