Il Nuovo Diogene Moderno

A tu per tu con...

Più che parlare di un autore, si tratta di entrare in un personaggio, in un tessuto umano e sociale, in una terra che trabocca di contraddizioni. Nino D’Angelo chi? Il cantautore, l’attore, il regista? Esatto. Ma ora c’è di più, perché è diventato “improvvisamente intellettuale”… Ne è passato di tempo da quando Gaetano D’Angelo inizia a respirare l’aria napoletana di San Pietro a Patierno, “ ‘o quartiere d’‘e scarpari”: “un vico stretto che non sboccava da nessuna strada. Le poche macchine che passavano erano solo quelle delle persone che ci abitavano, invece molti erano <>, pezzi di legno su quattro ruote d’acciaio che si usavano per trasportare scatoloni pieni di scarpe da lasciare al fresatore che stava in mezzo alla piazza”.

Faccio parte, con molto orgoglio -qualche maligno direbbe “supponenza”, ma poco importa, perché la “ftònoia”, come la chiamerebbero gli antichi greci, è sempre in agguato- di un ristretto gruppo di calabresi -per me, più precisamente, di “calabro-lucani”- che da anni va alla scoperta del proprio territorio e poi, davanti ad una tastiera di computer, cerca di trasformare in parole le emozioni vissute.

A tu per tu con...

Calabria. Viaggi e paesaggi, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli, pp. 314, € 48,00

Chi lo consce si è abituato, negli anni, ad ammirare la Calabria tramite le sue spettacolari fotografie, ricordi fotografici del suo costante peregrinare in lungo ed in largo, tra mari e monti, nella penisola calabrese. Ma questa volta pare che Francesco Bevilacqua si sia proprio superato, restituendoci un volume -anzi un superbo tomo con l’aria di antico volume di biblioteca- che già dalla presentazione lascia i lettori affascinati.

“E’ bello morire per ciò in cui si crede;chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. Cosa dire: affascinante e profondo l’incipit di questo libro di Giuseppe Ayala, Magistrato siciliano che ha fatto parte per tutta la durata del Pool Antimafia di Palermo sino a rappresentare l’accusa durante quei quasi due anni di maxi processo.

A tu per tu con...

“Clementina Forleo, un giudice contro” Italia. Ottobre 2007. Mentre imperversa il “caso” De Magistris -il pubblico ministero che, indagando sugli intrecci tra politica e malaffare, ha inquisito diversi magistrati ed è stato poi trasferito dal Csm- Clementina Forleo decide di difenderlo pubblicamente. Dinanzi a milioni di italiani parla di “poteri forti” e “solitudine del giudice”. Punta il dito contro il potere giudiziario. Pochi mesi prima aveva indicato nei vertici dei Ds -Massimo D’Alema, Piero Fassino, Nicola Latorre- i “complici” della scalata Unipol alla Banca Nazionale del Lavoro: a luglio la Forleo chiede al Parlamento di poter utilizzare le loro intercettazioni, che saranno poi pubblicate dai giornali e creeranno parecchi problemi al nascente Partito Democratico.

Torna su