RIVISTE. Il semestrale voluto dal nuovo Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali dell’ateneo di Arcavacata “Dike kai nomos” è un laboratorio tra politica e diritto. Con una visuale che varca i confini Unical
Stanno riscuotendo successo scientifico i “Quaderni” politico-giuridici di Dike kai Nomos, nati per rivolgersi a studenti, studiosi ed esperti di problematiche giuridico-istituzionali. Grazie all’ampio ventaglio delle problematiche affrontate, tutte con dovizia di particolari e necessaria competenza tecnica, i quaderni dell’Unical troveranno naturale collocazione anche all’interno della biblioteca ideale di chiunque vorrà confrontarsi con le più stringenti problematiche della società contemporanea, evidentemente complessa, a voler soppesare le ricerche di sociologi e politologi, come le riflessioni del cittadino qualunque.
Paolo Jedlowski e l’esperienza di “Ossidiana”
C’è una collana editoriale che da qualche anno impersona il senso della ricerca scientifica del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria: una collana che ha le radici ben salde, piantate alla fine degli anni ’90, nell’allora Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria, dell’allora Facoltà di Scienze Politiche. Studi, ricerche, tesi, riflessioni pubbliche e ragionamenti privati di un gruppo di docenti che continuano ad impersonare il senso della vita quotidiana, dell’impegno accademico, dell’agire culturale vissuto non solo all’interno dei cubi di Arcavacata, quanto nella stessa società calabrese contemporanea, la cui interpretazione non sempre risulta agevole.
Possiede la rara qualità della chiarezza e della semplicità espositiva che per un giurista impegnato su molteplici fronti rappresenta il miglior passaporto per il successo professionale. Quando la informo dell’apertura di un nuovo quotidiano nella città dove si trovano i suoi affetti familiari, manifesta ammirata sorpresa (“In bocca al lupo! Un quotidiano è una bella responsabilità…”) e soddisfazione anche personale (“Per me, anche nell’era di Internet, poter sfogliare quella carta che odora d’inchiostro è sempre la sensazione più bella!”).
Appena pubblicato per i tipi della Rubbettino Editore, l’ultimo libro di Francesco Bevilacqua, “Il Parco Nazionale del Pollino. Guida storico-naturalistica ed escursionistica”, si candida a divenire la più completa ricerca sulla grande area protetta al confine tra Calabria e Basilicata. Utile strumento per orientarsi tra le meraviglie del Parco Nazionale, il libro è il diciottesimo scritto dall’autore che ripercorre idealmente anche la lunga carriera di scrittore e pubblicista insieme alle migliaia di chilometri macinati lungo i sentieri della natura calabrese.