Anno scolastico 1980/81: ero impegnato ad affrontare la prima classe della Scuola Media. Il volume di geografia si apriva con un’introduzione che invitava noi giovanissimi a studiare l’Italia partendo dalla sua prospettiva aerea: “eravamo sulla verticale di una delle estreme punte meridionali dell’Italia, il Capo Vaticano, in Calabria. Osservando il panorama sotto di noi, mi ricordai di una stampa antica, vista in un libro consultato prima del viaggio; l’artista che l’aveva disegnata mostrava quello stesso luogo che ora sorvolavamo come se lo avesse visto dall’alto, con le sue rocce a piombo e il mare tutt’attorno. Stampa antica e scena da filmare: in quel momento non facevamo altro che realizzare una vecchia aspirazione dell’uomo.