Il Tetto - Napoli

Bompiani- Rcs Libri, Milano 2010, pp. 135, € 14.00

“Cara mamma, ci siamo amati per cinquant’anni con una grandissima passione. E’ stata dura, molto sofferta, ma tra noi c’era qualcosa di speciale. Cercherò di non deludere le tue aspettative, che non erano poche, lo so. Non sarà facile”. Alain Elkann non è certo un neofita della penna caricata con inchiostro color-sentimenti: il suo strumento preferito, elegante e dolce, rapido ed affascinante, le sue interviste, le sue conversazioni continuano a conquistare sempre più lettori, con quello stile inconfondibile che si posa su una pacatezza nei modi, un’eleganza linguistica, una tranquillità che sembrano fatti apposta per mettere il lettore come l’intervistato a proprio agio.

Bompiani- Rcs Libri, Milano 2010, pp. 135, € 14.00

“Cara mamma, ci siamo amati per cinquant’anni con una grandissima passione. E’ stata dura, molto sofferta, ma tra noi c’era qualcosa di speciale. Cercherò di non deludere le tue aspettative, che non erano poche, lo so. Non sarà facile”. Alain Elkann non è certo un neofita della penna caricata con inchiostro color-sentimenti: il suo strumento preferito, elegante e dolce, rapido ed affascinante, le sue interviste, le sue conversazioni continuano a conquistare sempre più lettori, con quello stile inconfondibile che si posa su una pacatezza nei modi, un’eleganza linguistica, una tranquillità che sembrano fatti apposta per mettere il lettore come l’intervistato a proprio agio.

Einaudi, Torino 2009, pagg. 308, € 19.00

Quando le uccisero il padre, Benedetta aveva tre anni. Troppo pochi per ricordarlo. Quando le strapparono uno degli affetti più profondi di un’esistenza, quella bambina sapeva appena parlare ma non sapeva ancora scrivere: l’immaginario di una vita a quell’età è sintonizzato su frequenze sin troppo lontane da complotti reazionari, disegni eversivi, gruppi terroristici, azioni di brigatisti, sangue, corpi inanimati.

E’ storia dei nostri giorni. Di giorni drammatici come non mai, soltanto a voler dare ascolto ai mezzi di informazione che sul caso-Rosarno si sono buttati come spesso accade da queste parti, sia per le dimensioni di uno scontro che è sembrato di civiltà, che per i tanti interrogativi subito posti. Certo, i tre giorni che hanno chiuso le festività 2009-2010, hanno riportato a galla non solo consolidate tensioni che da tempo covano in un’Italia sempre più multi-etnica, ma hanno -soprattutto- fatto ri-emergere un crogiuolo di problematiche tutte tipicamente calabresi ovvero di una parte ben delimitata ed aggiungo “sfortunata” della splendida penisola di Calabria.

Abramo Editore, Catanzaro 2009,  pp. 143, € 15,00

Quando conobbi Cesare Mulè, durante il coordinamento di una serata culturale a favore del progetto conclusivo del Sevizio Civile Nazionale nel dicembre del 2006, organizzata dalla locale Associazione Pro-Loco, ebbi il piacere di introdurre un intellettuale calabrese contrassegnato dal forte impegno sociale e politico: era stato Sindaco di Catanzaro alla fine degli anni ’70, durante un agitato momento della storia del nostro Paese ed anche presidente del primo Consorzio Aeroportuale di Lamezia Terme che nel 1976 avrebbe contribuito, sul piano logistico-organizzativo, ad avviava l’attività commerciale del neonato aeroporto, destinato al felice compito di aggiungere nuove rotte aeree ad una Calabria sempre più desiderosa di prendere il volo, nel senso più vero della parola. Ne è nata una bella ed intensa amicizia, corroborata -soprattutto- dalla comune attività nella promozione culturale e turistica di questa terra di Calabria, alla quale sto dedicando molte energie personali e professionali, nonostante rimanga, per me, un grande enigma.

Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2009, pagg. 88, €. 10,00

“Pensare ad una strategia didattica di prevenzione dell’illegalità e della criminalità in difesa della democrazia richiede una riflessione preliminare sullo status attuale della nostra democrazia, per cui diventa necessario porsi, anzitutto, qualche domanda sul sistema democratico e sull’istituzione Stato in Italia. Dipenderanno, ovviamente, dal grado di democraticità delle nostre istituzioni e della nostra società, in generale, le strategie educative e didattiche che sarà necessario sviluppare per affrontare le possibilità di prevenzione dell’illegalità e della criminalità organizzata come richiesto dal tema qui oggetto di riflessione”.

Torna su