C’è una rivista che da quasi quattordici anni narra amorevolmente il paesaggio, la storia, le tradizioni, l’arte, il tessuto umano del territorio, a cavallo Basilicata e Calabria, compreso in quel meraviglioso scenario che prende il nome di Parco Nazionale del Pollino, la più grande area protetta d’Italia. C’è un editore illuminato ed attento che, mettendo al servizio di questo territorio la sua più che quarantennale esperienza artistica, è riuscito a far emergere questa rivista ed a collocarla nel mercato nazionale come prodotto di promozione paesaggistico-culturale.

Ci sono un gruppo di collaboratori che dedicano, ciascuno per le proprie esperienze, passione ed impegno per regalare ai lettori itinerari e viaggi nel mutevole paesaggio di questo Parco che attende ancora di essere conosciuto per come meriterebbe. “Apollinea. La Rivista del territorio del Parco Nazionale del Pollino”, Mimmo Sancineto -l’editore- i collaboratori ed il comitato di redazione rappresentano una squadra ormai affiatata cui questo spaccato di territorio calabro-lucano si affida con sacrificio e passione, per rappresentare il meglio di un’area protetta che da un paio di decenni contribuisce a rendere più fruibile le bellezze naturalistiche poste tra due Regioni e due mari, punta estrema della già affascinante penisola italiana.“Apollinea, quattordici anni dopo, si presenta ai lettori profondamente rinnovata rispetto al timido progetto iniziale, con una diversa e variamente articolata impaginazione, un considerevole aumento del numero delle pagine tutte a colori, pur mantenendo gli indirizzi programmatici iniziali. La nuova veste grafica servirà soprattutto da biglietto da visita con il quale intendiamo presentarci a tutti gli enti interessati, Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane, affinché gli stessi si rendano conto della funzione di lievitazione sociale e culturale che questa rivista svolge con passione”. Già: passione, ricorda Mimmo Sancineto. Se Calabria e Basilicata si presentano come uno scrigno di segreti, capace di ammaliare le menti più sopraffini ed ipnotizzare gli osservatori più raffinati, “Apollinea” continua a restituire al pubblico dei sui affezionati lettori proprio quest’ondata di colori e di luci che sembrano usciti da chissà quale paesaggio: ora nordico, ora continentale, ora marino. Invece è tutto appena fuori dall’uscio di casa nostra: è tutto compreso lungo quella mirabile linea di confine, labile e sostanziosa al tempo stesso, che separa -o unisce, se si preferisce…- Basilicata e Calabria, mediterranee e nordiche al tempo stesso. “Apollinea” rappresenta, in fondo, il grido -competente e composto- di chi dedica la propria vita, professionale o semplicemente affettiva, alla tutela dell’ambiente: un impegno a 360 gradi, che parte principalmente dalle coscienze individuali e mira a raggiungere non solo gli enti ufficiali, ma sempre più spesso intere generazioni di giovani, speriamo maggiormente sensibili alle problematiche dell’eco-sistema. Paesaggio, storia, tradizioni, arte, tessuto umano. “Apollinea”. Basilicata e Calabria. Appena fuori dall’uscio di casa nostra… L’Eco di Basilicata, Calabria, Campania anno X n. 20- 01 novembre 2010 Egidio Lorito

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