Non so come stiate voi lettori di Basilicata, ma qui in Calabria -almeno in quella che dovrebbe essere il cuore della Politica- la situazione è alquanto drammatica. Non passa settimana che vengano alla luce le malefatte -per ora solo presunte, per carità- di esponenti della classe politica regionale, di quella che attualmente sta reggendo le sorti di questa Regione. Non me ne vogliano i lettori orientati a sinistra di questo quindicinale, che so essere molti nella vicina Lauria: il governo di centro-sinistra, guidato da Agazio Loiero, passerà come il peggiore della storia di questa terra, da quando -nel 1970- le Regioni vennero istituzionalizzate sul piano sostanziale.

Faccio anche difficoltà a ricordare il nome di un consigliere regionale che sia rimasto estraneo ad inchieste giudiziarie, per non parlare dei numerosi assessori arrestati -due solo negli ultimi quindici giorni!- e per concludere con lo stesso Governatore finito nelle maglie delle inchieste di Luigi De Magistris che, guarda caso, pare avessero qualche fondamento giuridico, se solo qualche giorno fa Loiero è stato fatto destinatario di un’informazione di garanzia per il celebre filone d’inchiesta Why Not. Francamente, pur credendo -da avvocato- nel principio di non colpevolezza ed in tutta quella lunga serie di garanzie che lo Stato di Diritto ci assicura, qualche dubbio inizio a provarlo sulla stessa sanità mentale di questa classe politica calabrese: ma che gusto sadico proveranno mai Loiero ed i suoi assessori superstiti a rimanere ancorati a quelle poltrone che settimana dopo settimana si fanno più bollenti? Che piacere mai proveranno a farsi impallinare da stampa e media vari, diventando zimbelli dell’Italia intera? Hanno ancora un minimo di senso etico della responsabilità politica o vagano indisturbati sulla scena di un Consiglio e di una Giunta diventati, ormai, il vero teatrino della vita politica? E poi, la Sinistra -che vanta le stimmate dell’assoluta moralità- che quasi come un marchio di fabbrica rivendica giorno dopo giorno la propria diversità, non si sarà rotta di avere come alleati in Calabria come in Italia, soggetti evidentemente poco raccomandabili? L’unica fissa di Veltri e co. a Roma come a Potenza o Cosenza, è da sempre solo una: Silvio Berlusconi. Pare essere diventato un’ossessione, anzi un vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo, forse anche fobico. Dimenticano che l’uomo di Arcore, nel bene e nel male, ha garantito il Governo più longevo della storia repubblicana; e che quando anche il suo centro-destra amministrava in Calabria, non si era mai arrivati a livelli così bassi. Caro Loiero, si dimetta e restituisca la Calabria a noi elettori!!!
Eco di Basilicata. Anno VII n. 4 2008 - 15-02-2008
Egidio Lorito www.egidioloritocommunications.com 

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