L’avevo promesso: senza peli sulla lingua! E così, pur sapendo di sfidare qualche saccente locale, qualche signorotto dei nostri centri del Policastro o -più pericolosamente- qualche membro di fazione lobbistico-politica a me avversaria, continuo senza paura a denunciare le aberrazioni della nostra provincia. Dopo il tanto atteso cambio di amministrazione, Praia a Mare ha iniziato un nuovo corso politico: 27 anni di strapotere ininterrotto avevano proprio scocciato, non foss’altro che avremmo dovuto preparare -il tempo non lascia vie di fuga- addii modello ex Unione Sovietica con tanto di imbalsamazione e tumulazioni in teche blindate.
Invece no: il popolo sovrano ha mandato a casa un modo di governare tipico di quei regimi afro-asiatici caratterizzati da successioni familiari. Da quel momento, per la prima volta in tanti anni -e lo facevo persino fuori la Calabria- ho iniziato a collaborare con la nuova Giunta Comunale ed in particolare con l’Assessorato alla Cultura. Attività che -pare- mi riesce particolarmente bene… Un’estate innovativa, concepita sul modello delle ben più note località turistiche con tanto di rassegna culturale -Praia, a mare con…- Festival della World Music, e Premio Sonora, una musica per il cinema. Una trentina di serate di altissimo livello, con migliaia di spettatori, attenti e partecipi. Per non parlare della ricca modulistica, in carta patinata: altro che le precedenti estati con programmi riportati su carta fotocopiata, scadenti per qualità e quantità. E non sto ad annunciare il nuovo ancor più ricco programma che stiamo preparando per l’imminente estate 2008: ancora libri, autori, artisti, appuntamenti e-soprattutto- una brochure che -lo dico con molta sincerità- forse non avrà eguali per forma e sostanza per parecchie centinaia di chilometri. Ebbene, cosa capita nella mia civile e rispettosa cittadina? Che un gruppo di non identificati cervelli, agendo nell’anonimato di un blog locale, continuino a prendere di mira tutte queste iniziative. Loro, poverini, le chiamano “feste”, forse scambiando per sagre paesane eventi culturali che hanno fatto la fortuna di Cortina come di Capri, di Positano come di Taormina, di Ischia come della stessa vicina Maratea. Capisco bene che il rancore per la sconfitta elettorale di un anno fa è ancora duro da digerire, ma perché non sotterrare l’ascia di guerra e collaborare per la ripresa di Praia a Mare che -anno più, anno meno- deve recuperare almeno un ventennio. La soddisfazione più grande? A parte il successo dello scorso anno, la gara di molte case editrici ad intervenire nel mio paese. Dimenticavo un ultimo particolare: collaboro “sine pecunia”!
Eco di Basilicata. Anno VII n. 10- 2008 -
15-05-2008 Egidio Lorito www.egidioloritocommunications.com