L’avevo promesso! Annamaria, Antonella D’, Antonella Z., Antonio, Carmine, Chiara, Daniela P., Daniela T., Domenica, Edmea, Emilia, Enza, Enzina, Enzo, Francesca, Giovanni T., Luisa, Magda, Manuela, Mariahelena, Mariangela, Marianna, Marilia, Moira, Nicola, Roberta, Rosamaria, Rosita, Rita, Simona, Stefania C., Stefania S., Ylenia. Letta così, tutta d’un fiato, sembrerebbe una bella formazione di calcio, d’altronde siamo in clima da coppa del mondo.
Ed in effetti è una formazione mondiale, nel senso di universale, perchè tale è il sentimento di affetto, di amicizia e di vicinanza che da queste ragazze e ragazzi ho ricevuto. Di loro conserverò “per sempre”, tra i ricordi a me più cari, una marea di messaggi telefonici -di sms- testimonianza inconfutabile di questo affetto, perché una cosa è la semplice telefonata, di cui può anche non restare traccia, a meno di ricerche su complicati tabulati telefonici, altra cosa è l’invio di quel piccolo messaggio. Li ho trascritti con pazienza certosina, li ho catalogati minuziosamente, ne ho fatto un bell’elenco e grazie alla collaborazione di una famosa giornalista che sta seguendo questo mio itinerario, diventeranno l’asse portante della mia prossima pubblicazione sull’amicizia, l’amore, i rapporti umani. Glielo devo a queste persone meravigliose, sinceramente non potrei più farne a meno: tale e tanto è l’affetto manifestatomi, che sarebbe ingiusto non dire loro pubblicamente “grazie”. E ho scelto la strada a me più congeniale, quella della scrittura, perché almeno sarò in grado di dire loro apertamente quanto importanti siano stati in un periodo particolare della mia vita, quando altre persone -evidentemente dal cuore di pietra- hanno preferito eclissarsi, sparire nelle nebbie di un becero comportamento, dimenticare un numero telefonico o l’indirizzo di una via frequentata per anni. Già, il cuore di pietra! Se dovessi abbandonare e dimenticare le persone a me care, credo che non avrei più il coraggio di farmi vedere in giro: ma, non dimentichiamolo, lo stile, l’educazione, l’affetto non si acquistano, ci vengono insegnati nel corso della vita, -quando anche non siano innati- e nessuna ricchezza potrà mai acquistarli, nessun atteggiamento da “vip di provincia” potrà mai dare loro diritto di cittadinanza. Qualche ora prima che queste righe si materializzassero, ho rivisto una simpatica e frizzante ragazza conosciuta “casualmente” in una calda sera del luglio del 1996: ci siamo salutati calorosamente e l’ho pregata di mandare un simpatico “abbraccio” al suo scooter, origine di tutte quelle splendide amicizie. Questione di outing…
Eco di Basilicata anno V° n. 12- 15 Giugno ‘06
Egidio Lorito Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.