Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ) 2002, € 6,50
Le esperienze di Adn Kronos, Ansa, Bbc, Cbs, Corriere della Sera, The Economist, International Herald Tribune, Mediaset, Rainews24, RadioRai
“Sempre più gli anni che stiamo vivendo vengono etichettati come <>: c’è da chiedersi se <> -come ha sostenuto il premio Nobel per l’economia Lester Thurow- non sia forse più una parola che un fatto reale, ben definibile nelle sue caratteristiche e nella sua complessità. Un fatto, comunque, indubbiamente problematico, a giudicare soprattutto dalle continue contestazioni e polemiche che esso suscita, per motivazioni ideologiche disparate e contraddittorie”. Il tema dell’informazione nell’era della globalizzazione è stato meticolosamente affrontato da Giuseppe Jacobini: caporedattore Rai -all’interno dell’azienda televisiva di Stato è stato autore e conduttore di seguiti programmi televisivi di economia come, Money Line ed Affari di famiglia su Rai Tre e Pianetà Economia su Rainews24- e docente di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo nel corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’ateneo salernitano, il curatore del saggio collettaneo parte proprio dal più acclarato dato di fatto: ovvero di come la modificazione del mondo dei media sia opera anche della trasformazione dei linguaggi e delle strutture cognitive del sapere.
Il volume raccoglie gli interventi dei relatori alla “XI^ Cattedra Antonio Guarasci” -intitolata alla memoria del primo presidente della Regione Calabria, organizzata dall’omonima Fondazione di cui il giornalista economico è stato per alcuni anni presidente: “il villaggio globale preconizzato da McLuhan è oramai una realtà acquisita, resa definitivamente possibile ed interattiva dalla tecnologia digitale; ed il volume tende a rappresentare uno scenario variegato di alcuni aspetti significativi delle trasformazioni che l’avvento dell’era globale ha determinato nella comunicazione e nell’informazione su scala mondiale, documentato sia da riflessioni sociologiche che da, soprattutto, da esperienze professionali direttamente sul campo”. Wolfgang Achtner, corrispondente Bbc-Cbs, Marcello Walter Bruno dell’ Università della Calabria, Giuseppe Cossiga, già amministratore delegato di Adn Kronos, Manlio Cruciatti dirigente Mediaset, Alan Friedman, editorialista dell’International Herald Tribune, Guido Gentili direttore del Il Sole 24Ore, Jader Jacobelli presidente della Consulta Qualità Rai, David Lane editorialista de “The Economist”, Massimo Loche vicedirettore di RaiNews24, PierLuigi Magnaschi direttore dell’Agenzia Ansa, Michele Mezza progettista di RaiNews24, Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma e Paolo Ruffini già direttore di Radio Rai, offrono tutta la propria “riflessione sulle principali modifiche e prospettive di sviluppo che ciascuno di essi sperimenta ed applica quotidianamente nell’ambito della propria attività professionale di giornalista e di operatore della comunicazione; se la dimensione economica del processo di globalizzazione è certamente quella più sostanziale, che determina e condiziona una pluralità di altri processi -in primo luogo l’evoluzione delle tecnologie- è anche vero che l’aspetto più appariscente delle nostre quotidiane esigenze riguarda probabilmente il campo dell’informazione, della comunicazione e dei media”. Un processo, quello evidenziato da Jacobini, che risulta complesso ed articolato non solo per gli addetti ai lavori -carta stampa, radio, tv, internet- ma soprattutto per i fruitori di questi media che dovranno imparare a districarsi nella giungla dell’informazione, abituandosi a mezzi di comunicazione sempre più sofisticati -ma anche più completi ed esaustivi- ed a linguaggi che sembrano giunti direttamente da Marte; il tutto mentre in Italia come nel resto del mondo -e negli Usa in particolare- la stessa spettacolarizzazione della notizia rende non più rinviabile l’adeguamento del sistema di comunicazione, tanto che un termine come digitale terrestre sembra essere già attecchito nella stessa opinione pubblica.
DESK- anno XI° n. 1 2004
Egidio Lorito, 26-02-2004