Egidio Lorito analizza società, cultura e comunicazione nell’Italia contemporanea alla luce delle grandi teorie comunicative
Praia a Mare. E’ da pochi giorni disponibile l’ultimo saggio di Egidio Lorito avvocato e pubblicista di Praia a Mare -tra l’altro è un attivo collaboratore di Apollinea…- con studi universitari anche in politica e sociologia. Il testo, “La comunicazione mediatica tra egemonia culturale ed egemonia sottoculturale. Società, cultura e comunicazione nell’Italia contemporanea ” (Ristampa Edizioni, Cittaducale (Ri), pp. 245, € 13.00), mira a ricostruire uno degli argomenti di maggior fascino nell’ambito della sociologia della cultura e della comunicazione, ovvero quella lunga riflessione che parte dalle analisi gramsciane e giunge sino alla società italiana contemporanea, tra berlusconismo e renzismo.
“Dalla conclusione di un nuovo percorso di studi universitari all’idea di pubblicare una tesi di Laurea in Società, cultura e comunicazione, materia afferente al settore disciplinare della Sociologia dei processi culturali e comunicativi” -ha dichiarato l’autore- “il passo è stato breve. In realtà si è trattato di un gradito ritorno al passato, quasi la continuazione di un impegno costante grazie all’ interazione tra le componenti della ricerca, ovvero il tema caro al rapporto tra società, cultura e comunicazione. Ed in questo caso, il colpo di fulmine che un giornalista culturale ha avuto con l’argomento è stato fatale…”.
La tesi di laurea cui fa riferimento l’autore venne discussa all’Università della Calabria il 24 aprile del 2013, relatore il prof. Paolo Jedlowski, ordinario di Sociologia: un tema classico, quello del concetto di egemonia, risalente ad Antonio Gramsci, riletto grazie alle recenti analisi che un giovane docente di Comunicazione politica alla Luiss di Roma, Massimiliano Panarari, aveva effettuato nel 2010, pubblicando per Einaudi un saggio di grande impatto tra critica ed addetti ai lavori.
“Egemonia culturale e sottoculturale, gli intellettuali ed il ruolo dei media nella società contemporanea, le teorie massmediologiche nazionali ed internazionali tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, la televisione e lo strapotere di Internet: tutto è stato filtrato sotto la lente d’ingrandimento per affrontare, spero con rigore scientifico e giusto inquadramento storico-politico, il cambio di passo che la cultura occidentale ha fatto registrare nell’ultimo quarantennio, dalle ceneri del Sessantotto sino alle più attuali riflessioni in fatto di mass media. E così, da Arendt a Baudrillard, da Cusset a Debord, sino a Freccero, Gramsci, Noelle-Neumann, Popper, ho ripercorso un viaggio intellettuale tra culture e movimenti culturali eterodossi alla scoperta del vero significato di una rivoluzione intellettuale cui giornali, televisione, new media stanno contribuendo senza sosta. Il tutto, accompagnato dall’expertise che quattro autorevoli compagni di viaggio hanno donato alla ricerca…”.
In effetti, il testo di Egidio Lorito può contare su quattro autorevoli contributi di altrettanto studiosi dei media che, tra ricerca accademica ed applicazione giornalistica, da tempo risultano firme prestigiose del dibattito oggetto della pubblicazione stessa. Si tratta della prefazione di Stefano Zecchi, Ordinario di Estetica alla Statale di Milano, scrittore ed opinionista ben noto al grande pubblico televisivo, delle introduzioni di Massimiliano Panarari, docente di Comunicazione Politica alla Luiss di Roma e di Marcello Veneziani, giornalista e scrittore di lunga esperienza e del saggio conclusivo di Mario Caligiuri, Associato di Comunicazione pubblica all’Università della Calabria, autorità riconosciuta in materia.
Il libro segue, pedissequamente, quanto scritto in una recente pubblicazione da Massimiliano Panarari, giovane docente di Comunicazione Politica alla School of Government della Luiss di Roma, sul tema dell’egemonia sottoculturale: “(…) una volta il nazionalpopolare era una categoria gramsciana, i giornali e la televisione pubblica erano pieni di scrittori e intellettuali, la sinistra (si dice) dominava la produzione culturale. Oggi, nazionalpopolari sono i reality show pieni di volgarità, la televisione (pubblica o privata) è quella che è e la sinistra pure. Ma si può paragonare l’Italia di Pasolini, Calvino, Moravia c quella di Striscia la notizia, Alfonso Signorini, Amici di Maria De Filippi? La tesi provocatoria di questo libro è che il confronto non solo è possibile, ma è illuminante (…)”.
Dunque, ricorda Lorito, è stato utilizzato un tema che ottanta anni fa era già stato sperimentato ed affrontato dalla serrata analisi di Antonio Gramsci, argomento evidentemente ancora valido se poi, nel corso degli ultimi quattro decenni, tutta la dottrina in tema di sociologia della comunicazione e della cultura l’ha sempre considerato un tema di pregio.
Ed in effetti, afferma ancora l’autore, “nel corso di questa ricerca, al di là dei contenuti prettamente scientifici grazie ai quali si è cercato di seguire un filone dottrinale che si è dipanato nell’analisi del ventennio ‘70/‘80, ho affrontato il tema dell’egemonia culturale e del suo capovolgimento, evidenziando come la storia del nostro Paese sia stata attraversata da queste due grandi categorie storiche e di pensiero: le riflessioni di Caligiuri, Panarari, Veneziani e Zecchi, hanno enucleato la tesi di fondo che permea buona parte della mia riflessione, e cioè che la sinistra politica, un tempo titolare assoluta di egemonia culturale, l’avrebbe poi persa e/o smarrita nel corso degli ultimi tre decenni, in favore di un predominio della destra neoliberale, aggiudicataria -a sua volta- di leadership culturale o -a dar seguito al ragionamento di Panarari- sotto culturale”.
A corredo della sua ricerca, Lorito -che può vantare un curriculum professionale e scientifico di assoluto pregio- si rifà proprio alle grandi teorie della scienza della comunicazione per spiegare l’assunto che regge la ricerca, evidenziando protagonisti e prodotti culturali -a questo punto sottoculturali…- che hanno invaso la scena televisiva italiana e che hanno direttamente dimostrato come una lunga parabola scientifico-ideologia avesse centrato l’obiettivo già molti decenni addietro.
Egidio Lorito, La comunicazione mediatica tra egemonia culturale ed egemonia sottoculturale. Società, cultura e comunicazione nell’Italia contemporanea, con contributi di Massimiliano Panarari, Marcello Veneziani e Stefano Zecchi ed un saggio conclusivo di Mario Caligiuri.
Ristampa Edizioni, Cittaducale, Rieti, pp. 245, € 13.00 (Isbn 978-88-99648-03-9)