“Ripresa delle attività alla Biblioteca Civica De Lorenzo” di Paola Vaiano Nell’ambito dei giovedì culturali, un'affollata Biblioteca Civica Centro Studi "G. De Lorenzo", ha ospitato lo scorso 14 settembre la presentazione dell'ultima pubblicazione di Egidio Lorito, "Tracce, di Calabria. Lo sguardo indietro, il cuore avanti", (Edizione Il Coscile, Castrovillari, 2005). L'opera è un'articolata ricerca che trae spunto dai 143 articoli pubblicati su "Tracce", la pagina culturale de "La Provincia Cosentina", quotidiano al quale l'autore collabora.
Egidio Lorito è un Avvocato, assistente di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Salerno: presso questa cattedra si occupa di tematiche afferenti al diritto ed all'etica dell'informazione. Giornalista-pubbliciata, l'autore calabrese ha dedicato questo suo saggio giornalistico "alla Calabria ed alla Lucania di ieri, di oggi, di domani", per, omaggiare le proprie origini calabro-lucane, avvalendosi di numerosi apporti. La prestigiosa prefazione è curata da Francesco Sisinni - uno dei massimi estetologi contemporanei, già Direttore Generale del Ministero dei Beni Ambientali e Culturali; l'introduzione è di Francesco Bevilacqua - profondo conoscitore delta natura calabrese, attualmente presidente onorario del Wwf regionale e la convinta presentazione è di Geneviève Makaping, direttore responsabile de "La Provincia Cosentina", nonché docente di Antropologia Culturale all'Università della Calabria. L'incontro è stato aperto dal saluto introduttivo del prof. Giuseppe Grezzi, responsabile della biblioteca comunale che ha sottolineato l'importanza della costante promozione della cultura nel territorio calabro-lucano. Poi la lunga e sentita presentazione da parte dell'avv. Vittorino D'Alessandro, che con maestria, conoscenza dell'opera e sentimenti di stima, ha ripercorso idealmente le quasi quattrocento pagine che compongono il libro, partendo proprio dalle origini lucane dell'autore, area da cui Lorito ha idealmente voluto far partire le sue "Tracce": e , così, lungo itinerario che D'Alessandro ha ripercorso con ora con vena poetica ora con richiami diretti alle tante problematiche che l'autore ha fatto emergere dalle sue pagine, facendo leva -soprattutto-sui grandi viaggiatori europei (Douglas, Lear, Swinbume) ed italiani "(Piovene, Pavese, Berto, Scheiwiller) che hanno amato e descritto la lunga e vasta penisola calabrese. Anche l'intervento di Mimmo Sancineto, patron della casa editrice "II Coscile" di Castrovillari, per i cui tipi l'opera è stata pubblicata, ha mirato ad evidenziare questo filo conduttore, considerato che sin dal 1969, anno di nascita della Galleria d'Arte e poi della Casa Editrice, ha mirato a valorizzare l'intera area del Pollino grazie all'apporto di scrittori, pittori, giornalisti, fotografi, escursionisti ed ambientalisti, tutti uniti, dall'amore per un territorio che non smette mai di stupire, collocato com'è tra due mari dai quali ha tratto, nei secoli, linfa vitale fatta di popolazioni, culture eterodosse e tradizioni spesso lontane per origini. L'autore ha spiegato il senso della sua pubblicazione: amore per questa terra ma anche tanta rabbia nell'assistere, quotidianamente, ai tanti attacchi che la Calabria deve subire: un patrimonio paesaggistico-ambientale messo a dura prova, sia lungo le chilometriche coste che all'interno dove una montagna da favola è spesso oggetto di devastazioni di sorta. Lorito ha citato a mani basse un'intera generazione di viaggiatori-scrittori che dalla notte dei tempi si è riversata in Calabria, emozionata dal suo paesaggio e dalle antichissime tradizioni storico-culturali che fanno di essa un unicum nel panorama regionale italiano. Paola Vaiano
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Michele Della Palma
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