Einaudi, Torino 2009, pp. 281, € 16,00
In una biblioteca che si rispetti, questo libro proprio non può mancare, non foss’altro che in esso si parla di altri libri. Giampiero Mughini, giornalista e scrittore di razza -intellettuale nel senso più profondo del termine- ci apre per la prima volta la sua biblioteca e ci racconta gli infiniti aneddoti e le storie legate alla pubblicazione in prima stampa dei Grandi Libri del secolo scorso. Cento anni di storia culturale ripercorsi partendo da una malattia da cui non si guarisce ma cui si sopravvive: la bibliofollia, come la chiama. Ed in effetti, i dieci capitoli del testo, più la bibliografia finale, danno conto di un lavoro certosino che attraversa il Novecento che Mughini trasforma in un secolo di carta, tanta ne è stata impressa da editori grandi e piccoli.
Mondadori, 2008, pp. 200, €. 17.50
“E’ bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. Cosa dire: affascinante e profondo l’incipit di questo libro di Giuseppe Ayala -estratto da un’espressione di Paolo Borsellino- magistrato siciliano che ha fatto parte, per tutta l’attività, del Pool Antimafia di Palermo sino a rappresentare l’accusa durante i quasi due anni di maxi processo. Dal 1992 al 2006 ha ricoperto incarichi parlamentari come deputato e senatore nel corso di quattro legislature sino ad essere Sottosegretario alla Giustizia dal 1996 al 2000. Già, la Giustizia… “(…)
Sperling&Kupfer2009, pp. 298, € 18.00
“Finchè la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con i cittadini sempre meno liberi”. Con questa dichiarazione d’intenti, Pietro Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia dall’ottobre del 2005, getta le basi per la sua personalissima ricetta -un vero percorso- finalizzata non solo alla sopravvivenza fisica a questa sorta di cancro sociale, ma anche alla sua augurabile sconfitta che l’autorevole magistrato pone come imperativo categorico per tutti coloro che non vogliono soccombere sotto i suoi colpi.
Einaudi, Torino 2009, pp. 302, € 19,00
"Oggi, mercoledì 28 maggio, un nucleo della Brigata 28 marzo ha eliminato il terrorista di Stato Walter Tobagi, Presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti. Onore ai compagni caduti per il comunismo. Individuare e colpire i tecnici della controguerriglia psicologica. Niente resterà impunito. Unificare il movimento rivoluzionario costruendo il Partito Comunista Combattente. Per il comunismo. Brigata XXVIII Marzo". “Brutale. Per avvicinare quella mattina piovosa di tarda primavera scelgo di prendere il toro per le corna e mi ritrovo sei cartelle dattiloscritte del volantino con cui una semisconosciuta formazione terroristica rivendica l’omicidio di mio padre”.