Persona e danno

Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2013, p.239, € 18.00

“Interrogarsi sulle relazioni fra le letterature e le scienze sociali porta, in linea di massima, a porsi la questione della verità, investe la domanda del come e del fino a che punto sia possibile cogliere, concettualizzare, esprimere in modo adeguato la realtà, o meglio, le realtà che ci circondano. Realtà, tuttavia, fatte contemporaneamente di dimensioni materiali e simboliche, realtà sempre portatrici di contraddizioni, di ambivalenze e di incongruenze logiche (…)”

Bompiani Overlook, Milano 2013, € 19.50

Attualizzando il pensiero dei Greci, il grande poeta e viaggiatore Goethe era convinto della necessità di vivere nel presente, di cogliere la felicità nell'istante attuale, di non perdersi nella nostalgia del passato o nel vagheggiamento del futuro. Pierre Hadot, professore emerito nel Collège de France e internazionalmente riconosciuto come uno dei più grandi specialisti di filosofia antica, nel suo ultimo “Ricordati di vivere. Goethe e la tradizione degli esercizi spirituali”, ha ripreso idealmente il cammino della sua fonte di ispirazione, sottolineando come il maestro tedesco si inserisse perfettamente nella tradizione della filosofia greca al punto da mettere in bocca al Faust che “Solo il presente è la nostra felicità”. Sembra ieri ma è pur sempre oggi.  

Ucsi/Unisob Editori, Roma/Napoli 2013, p.201, € 15.00

“Da qualche anno, Giancarlo Zizola insegnava Legislazione ed etica dei media all’interno del corso di Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education dell’Università di Padova. Anche se oneroso, quest’impegno gli piaceva. Gli dava soddisfazione il fatto di essere stato chiamato a insegnare nella stessa Università in cui, da giovane, aveva studiato e aveva cominciato a realizzare la sua passione per il giornalismo, grazie al giornale degli studenti. Inoltre, l’essere chiamato a insegnare coronava il suo percorso professionale, di giornalista che cerca non soltanto di trovare, selezionare e pubblicare le notizie, ma anche di approfondirle e collocarle in cornici interpretative adeguate, estraendone il senso”.

Alla fine degli anni ’90, all’interno dell’allora Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria, vide la luce l’”Osservatorio per lo studio dei Processi Culturali e della Vita Quotidiana”, cui venne dato il nome esotico e ben augurante di “Ossidiana”. Quella struttura, che mutuava il nome da quello di una pietra lavica ben nota sin dall’antichità per le sue caratteristiche di duttilità, venne “pensata e costruita” -si scrisse- “come uno spazio aperto e vivace di incontro, confronto e discussione, di analisi, riflessione e ricerca su tematiche che, sin dall’inizio, sono state attinenti alla cultura e alla vita quotidiana, alla memoria, alla teoria sociale, alla comunicazione, ai media e ai consumi culturali, e che, più recentemente, hanno incluso anche le migrazioni, la sfera pubblica, gli studi culturali e gli studi postcoloniali.

Prefazione di Michele Valensise - Marsilio Editori, Venezia 2013, pp. 253, € 16.00

“Conobbi Gianni De Michelis nel 2002. Fu un incontro casuale, legato in qualche modo alla sera del 19 gennaio 2000, giorno della morte ad Hammamet di Bettino Craxi. Mi aveva colpito molto, durante il suo intervento nella trasmissione dedicata da Porta a Porta alla scomparsa dell’ex leader del Psi, la commozione di De Michelis: l’ex ministro si faceva una colpa di non essere riuscito a impegnarsi come avrebbe voluto, e come forse sarebbe stato possibile, affinchè la vicenda dell’ex segretario socialista e, più complessivamente, il fenomeno conosciuto come tangentopoli, fossero considerati nel contesto specifico e particolare della storia politica internazionale seguita al secondo conflitto mondiale.

Con contributi, interviste e recensioni di Gaetano Afeltra, Giovanni Arpino, Gianni Brera, Camilla Cederna, Roberto De Martin, Franco Giovannini, Italo Leveghi, Stefano Lorenzetto, Egidio Lorito, Jacopo Marchi, Giuseppe Mendicino, Bepi Pellegrinon, Ennio Rossignoli, Beba Scharnz, Carlo Sgorlon, Stenio Solinas.

“Ideare, scrivere, curare, costruire, mettere insieme un’opera che rendesse merito e illustrasse la vita di un grande personaggio è sempre un’ardua impresa, sia per la doverosa necessità di onorare appieno vicende e motivazioni di una storia umana sia per vagliare i materiali che documentano la stessa.

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