Persona e danno

Sperling&Kupfer Editori, 2009, pp. 648, € 25,00

“Questo libro racconta l’avventura di un giovane uscito dal suo villaggio con in tasca solo la passione per il giornalismo e finito, senza volerlo, col diventare un testimone ravvicinato delle vicende di cinque papi -da Giovanni XXIII a Benedetto XVI-, all’incrocio delle maggiori trasformazioni vissute dalla Chiesa cattolica, dalla seconda metà del XX secolo fino all’alba del terzo millennio. Osservare, analizzare, raccontare queste vicende, spesso avvolte nel segreto, non era facile: per questo il compito dell’informazione divenne, a partire dal Concilio Vaticano II, un capitolo nevralgico, non privo di contrasti e di agguati, per mettere alla prova la conclamata riconciliazione della Chiesa con le libertà moderne”.

Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2009, pagg. 88, €. 10,00

“Pensare ad una strategia didattica di prevenzione dell’illegalità e della criminalità in difesa della democrazia richiede una riflessione preliminare sullo status attuale della nostra democrazia, per cui diventa necessario porsi, anzitutto, qualche domanda sul sistema democratico e sull’istituzione Stato in Italia. Dipenderanno, ovviamente, dal grado di democraticità delle nostre istituzioni e della nostra società, in generale, le strategie educative e didattiche che sarà necessario sviluppare per affrontare le possibilità di prevenzione dell’illegalità e della criminalità organizzata come richiesto dal tema qui oggetto di riflessione”.

Aliberti Editore, Reggio Emilia 2006, pp. 206, € 15.00

“Ho incontrato Francesca, per l’intervista, a Castiglione della Pescaia, il paese toscano da cui è partito suo padre, nel 1973, per il giro del mondo in solitario. Qui lei è di casa e quando la riconoscono le raccontano sempre qualche aneddoto su Ambrogio Fogar. "Mi ricordo quando è arrivato -dice l’amico Ado Guidi- nel nostro albergo Miramare, vestito da città, di professione faceva l’assicuratore e ha chiesto l’indirizzo di un armatore. Parlava di barche da inesperto, così gli abbiamo chiesto che cosa ci volesse fare, lui, con una vela: “il giro del mondo”, ha risposto. E’ matto, abbiamo pensato. Ma ci credeva talmente che l’abbiamo aiutato e appoggiato in tutto. Fino al trionfo. E dire che alla partenza, al porto, eravamo quattro gatti".

Net-Il Saggiatore, Milano 2006, pp.  189, € 7.50

“Non potrei indicare la data del giorno in cui vidi per la prima volta la neve. Ma il momento si. Ero bambino, all’asilo di Lavis, forse avevo quattro anni. Quel mattino le nubi erano alte nel cielo, vedevo solo nubi, le rocce della Paganella e gli alberi del giardino, poi le nuvole si abbassarono a toglierci ogni visione. Improvvisamente un’onda plumbea parve attraversare la valle come un segno di immensa potenza, ebbi paura, tutti eravamo impauriti, forse anche le suore che presero a correre in mezzo a noi bambini, gridandoci di stare fermi. Dopo alcuni minuti il vento si placò e nell’aria vedemmo dondolare foglioline bianche: la neve!

Mondadori, Milano 2005, pp. 114, € 12,00

Il libro oggetto di analisi non è recentissimo, ma merita un giusto approfondimento non foss’altro per il tema attualissimo che tratta -ovvero quello del rapporto tra cittadini e mezzi di comunicazione di massa- nell’ottica di un’analisi multidisciplinare condotta da uno dei più autorevoli filosofi ed estetologi contemporanei: Stefano Zecchi, ben noto al grande pubblico per non essersi mai sottratto, proprio in questo particolare settore di ricerca, al confronto con le platee dei talk show e con le regole ferree della comunicazione televisiva, arriva ora ad analizzare la fenomenologia di alcuni noti programmi televisivi, divenuti simbolo di questo rapporto in costante evoluzione.

Mondadori, Milano 2009, pp. 200, € 17,50

“Il Sud si sta svuotando di anime, culture e popolazione, tra emigrati e denatalità; il Sud va raccontato per intero, non solo una città o un tronco, e non solo per la malavita ed il malaffare, come invece si usa in saggistica ed in narrativa. Non ho voluto scrivere la storia del Sud né un’inchiesta sul Sud, o un romanzo ambientato nel Sud, e nemmeno dare la diagnosi o suggerire la terapia; ma ho voluto visitare, rappresentare, perorare il mito del Sud. Nel mito è il fascino del Sud”.
Con questo incipit, Marcello Veneziani presenta il suo ultimo lavoro, resoconto di un odierno globetrotter che invece di arrivare sino ai confini del mondo, ha preferito girovagare vicino casa -lui che è pugliese di origini- e raccontare le cinque Regioni che ha attraversato (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania) con tutto quell’aulico carico di tradizioni millenarie come di ingombrante presente, tra scempi ambientali, malaffare, criminalità e fughe di cervelli.

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