2019

Il governatore pensa di ricandidarsi

Il prossimo 24 marzo gli aventi diritto residenti in Basilicata saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente della Giunta e rinnovare il Consiglio regionale. Nei giorni scorsi, la presidente facente funzioni, Flavia Franconi, ha posto la firma in calce al decreto, convocando di fatto i comizi elettorali ed avviando ufficialmente una campagna elettorale che si preannuncia intensa e combattuta. E’ stata data, così, piena attuazione al deliberato del Tar Basilicata che lo scorso 10 gennaio, in accoglimento dei ricorsi presentati dal candidato governatore del Movimento 5Stelle Antonio Mattia e dai consiglieri regionali Gianni Leggieri e Gianni Perrino, aveva respinto l’accorpamento obbligatorio delle votazioni, stabilito sempre con decreto dalla Franconi per il 26 maggio: quest’ultima, che dallo scorso luglio guida la regione dopo le note vicende giudiziarie del presidente Marcello Pittella, ha rispettato il diktat della massima assise amministrativa regionale di operare entro termini perentori, ovvero “convocare nel termine utile di venti giorni dalla comunicazione della presente decisione i comizi per le elezioni  del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio Regionale della Basilicata da tenersi nella data utile più ravvicinata”.

Avevamo lasciato la scoppiettante situazione politica lucana al decreto del 20 novembre con cui la presidente f.f. Flavia Franconi aveva indetto per il prossimo 26 maggio le elezioni per il rinnovo del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale, accorpandole al rinnovo del Parlamento europeo.
Ora un nuovo colpo di scena costringerà il vicepresidente, dallo scorso luglio alla guida della regione dopo le note vicende giudiziarie del presidente Marcello Pittella, ad operare entro termini perentori, pena il commissariamento delle istituzioni politiche lucane.
Infatti il Tar Basilicata, in accoglimento dei ricorsi presentati subito dopo quella decisione, dal candidato governatore del Movimento 5Stelle Antonio Mattia e dai consiglieri regionali Gianni Leggieri e Gianni Perrino, ha detto no all’accorpamento obbligatorio delle votazioni. Il Tar ha dichiarato illegittima sia la proroga di 7 mesi per giunta e consiglio regionale che il rinvio delle regionali alla data del 26 maggio, una sorta di “election day” con le europee. E la massima assise amministrativa lucana ha anche stabilito che la governatrice Flavia Franconi ha l’obbligo di fissare la nuova data del voto entro 20 giorni, ovvero “nella prima data utile”, che dovrebbe a questo punto, calendario alla mano, cadere tra la metà e la fine di marzo, in ossequio al termine di 60 giorni previsto per i tradizionali adempimenti della legge elettorale.

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