Estremamente realista, visto che ormai -anche grazie a questo quindicinale- ho intrapreso la strada del giornalismo civico, quello dell’impegno civile, per intenderci. Qualche lettore continuerà a storcere il naso: spiacente, il compito del giornalista è raccontare, tra cronaca e critica, la verità dei fatti. Ho trascorso la settimana dal 21 al 26 aprile in quel di Torino, città che mi affascina sin da bambino, per essere il luogo di icone di milioni di connazionali: la Juve e la Fiat su tutto.
Capita anche questo nella “disgraziata” Calabria contemporanea. Un gruppo di giovani avvocati e praticanti appartenenti in prevalenza al Foro di Catanzaro, con una ricca rappresentanza anche di colleghi di altri Fori calabresi, ha costituito l’Associazione Forense “Diritto di Difesa”. Il sodalizio trae ispirazione da quel principio cardine contenuto nell’art. 24 della nostra Carta Costituzionale che precisamente al secondo comma ricorda come “La difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento”.
Come i lettori di questo quindicinale sanno bene da tre anni, in “Quanti Amori” -mai titolo fu più appropriato!- ragiono con molta franchezza sia di personali passioni, affetti, legami, momenti introspettivi su ciò ho di più caro (la famiglia, gli amici, la montagna, il mare, la Juve, i Pink Floyd…) sia di temi del panorama contemporaneo: il tutto in forma chiara e diretta, in modo da cercare di colpire l’attenzione pubblica di questa comunità cartacea sparsa tra Basilicata, salernitano ed alto tirreno cosentino.
Magdi Allam, Roberto Saviano, Luigi De Magistris, Clementina Forleo, Antonio Massari, sono stati protagonisti di questa mia rubrica. Ad ognuno di loro ho dedicato uno o più commenti. Li ho conosciuti, li ho presentati, ne ho studiato a fondo i libri e la personalità. Non ho avuto paura di schierarmi al loro fianco. Poi, un bel pomeriggio di un mese fa, nell’incantevole scenario di Orsomarso -ameno borgo “dolomitico” dell’alto-tirreno cosentino- partecipo alla presentazione di un libro che già faceva bella mostra di sé nella mia biblioteca, sezione Basilicata. Anzi, Lucania come preferisco chiamare la terra da cui proviene il 50% delle mie origini.
Da oltre dieci anni la mia attività pubblicistica spazia -unitamente a ricerche più strettamente giuridiche- verso riflessioni socio-politiche e paesaggistico-culturali riguardanti la terra di Calabria, dalla quale proviene il cinquanta per cento delle mie origini: scollamento della vita socio-culturale, classe politico-amministrativa spesso inadeguata, giornalieri accadimenti che non sfuggono alla cronaca, impongono ben più di una riflessione.
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