Panorama - Milano

Lo storico Aurelio Musi rievoca le gesta del celebre ribelle partenopeo. E individua i Masaniello dei tempi nostri: da Vincenzo De Luca a Matteo Salvini, da Silvio Berlusconi a Luigi De Magistris.
«Può apparire colpito da un delirio di onnipotenza, ma in realtà il suo potere di attrazione è enorme». Il professor Aurelio Musi fa una radiografia di Vincenzo De Luca «lo stracandidato», come si è autodefinito il presidente della Regione Campania. Già ordinario di Storia moderna e preside della Facoltà di Scienze politiche nell'ateneo salernitano, allievo di Giuseppe Galasso, Musi è il massimo esperto di Masaniello. Nel suo ultimo volume, Masaniello. Il Masaniellismo e la degradazione di un mito (editore Rubbettino), ricostruisce la vita del protagonista della rivolta napoletana del 1647, la formazione e lo sviluppo del suo mito. Panorama lo intervista per capire perché Masaniello è diventato il prototipo del ribelle e chi sono i suoi epigoni contemporanei.

Panorama ha deciso di chiedere ai presidi delle scuole italiane come stanno reinventando i propri istituti in vista di settembre. Una missione complessa, in cui rischiano in prima persona e da cui dipende il futuro del Paese.
Alla vigilia della riapertura scolastica in Basilicata, fissata per il 24 settembre, Panorama.it  ha incontrato le due dirigenti che guidano l’istruzione scolastica nella “Perla del Tirreno”, quasi a voler suggellare la condivisione di valori educativi ed impegno cui sono chiamate insieme, all’ombra dell’imponente statua del Redentore. L’emergenza sanitaria ha accelerato il processo di cambiamento verso un nuovo mondo di concepire l’istruzione e l’educazione, in cui anche nel Mezzogiorno d’Italia non mancano le sorprese. Positive…

Sotto scorta da 21 anni, Marisa Manzini, è una donna straordinaria che combatte contro la criminalità organizzata calabrese usando anche lo strumento del dialogo. Per amore della giustizia, 27 anni fa ha abbandonato la sua terra, il Piemonte.  Procuratore aggiunto a Cosenza, riceve di continuo dal 1999 sotto scorta a causa delle indagini nei confronti dei clan di ‘ndrangheta di Lamezia Terme, è convinta di come con il dialogo si possa (e debba…) incidere anche sul tessuto della criminalità organizzata calabrese. Ed aggiunge: <<Serbo ancora la speranza che le donne e gli uomini di Calabria possano continuare a credere che la potenza della parola possa mutare il volto oscuro e nascosto di questa meravigliosa terra>>.       
Manzini: <<Uno dei più forti deterrenti contro la criminalità organizzata calabrese è l’utilizzo del dialogo con le forze giovani e sane della regione, che non mancano certo. Anche per fare breccia nell’universo familistico della ‘ndrangheta>>.  

Dopo la prematura scomparsa della presidente, il governo della Regione viene momentaneamente assunto dal suo vice, il leghista Antonino Spirlì. Che dovrà indire nuove elezioni entro 60 giorni.

Jole Santelli, presidente della regione Calabria, è morta questa mattina all’alba, nella sua casa di Cosenza. Ancora in fase di accertamento le cause del decesso, forse anche riconducibili alla patologia tumorale contro cui lottava da tempo e che non aveva certo tenuto nascosto, sin dalla sua discesa in campo, lo scorso dicembre. Non aveva esitato a candidarsi alla guida della Regione Calabria, e dopo una breve ed intensissima campagna elettorale tra la fine dello scorso anno ed il gennaio scorso, aveva avuto la meglio sul candidato del centro-sinistra Filippo Callipo.

Alla vigilia dell’appuntamento elettorale del 3 novembre, Antonio Monda, giornalista, scrittore e quotatissimo intellettuale italiano di casa a Manhattan, si sbilancia: le percentuali sembrano ormai cristallizzate, Biden al 60% e Trump 40%. Sono cautamente ottimista su Biden che conserva un buon margine di vantaggio, ma è certo che il nuovo presidente sarà chiamato a guidare una svolta epocale per l’America”.
Antonio Monda è sicuramente l’italiano che meglio conosce la vicenda americana contemporanea: giornalista, scrittore, docente presso il “Film and Television Department” della New York University, ha appena fatto ritorno nella sua casa di Manhattan, con vista panoramica su Central Park, fresco del successo dell’ultima edizione della “Festa del Cinema di Roma” di cui è direttore artistico dal 2015.

Panorama sta chiedendo ai presidi delle scuole italiane come stanno reinventando i propri istituti in vista di settembre. Una missione complessa, in cui rischiano in prima persona e da cui dipende il futuro del Paese.

  • Parla Patrizia Granato, dirigente dell’Istituto comprensivo di Praia a Mare:<<Siamo riusciti a mantenere tutte le aule, senza ricorrere allo sdoppiamento>>
  • Parla Patrizia D’Amico, dirigente dell’Istituto di istruzione secondaria superiore di Praia a Mare :<<Abbiamo ordinato pochissimi banchi a rotelle>>

<<Le nostre istituzioni scolastiche hanno cercato di metabolizzare al meglio la lunga stagione dello stop forzato e, pur tra mille difficoltà, ora si stanno preparando per la riapertura del 24 settembre. Le problematiche all’orizzonte sono macigni ingombranti>> Così esordisce Patrizia Granato, dirigente dell’istituto comprensivo di Praia a Mare, in Calabria.

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