Con la II^ edizione della rassegna “Praia, a mare con…” gli organizzatori hanno proseguito nell’obiettivo di offrire a residenti e turisti un ampio ventaglio di proposte culturali, candidando la località turistica alto-tirrenica a sede di uno degli appuntamenti di maggiore prestigio culturale nell’intero panorama nazionale. L’idea vincente di trasformare la centralissima Piazza Italia nel nuovo “salotto culturale” della Calabria è proseguito con maggiore vitalità e con alcune novità sostanziali: innanzi tutto, grazie alla stretta sinergia con gli eventi musicale organizzati dalla Spot Italia (“Praia World Festival” e “Sonora. Una musica per il cinema”), è stato possibile ottenere una maggiore copertura mediatica e pubblicitaria; poi, l’idea -lanciata quest’anno- di avviare un gemellaggio culturale con Cortina D’Ampezzo, la “Perla delle Dolomiti” grazie ad un continuo scambio di iniziative ed autori, ha reso ancora più stimolante l’intenzione di far uscire la ridente località costiera calabrese da un certo isolamento culturale, per imboccare -finalmente- la strada di una rapida ascesa nel turismo di qualità.
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Non capita spesso che la nostra terra di Calabria si conquisti spazi di assoluto pregio nella pubblicistica nazionale: la cronaca quotidiana riferisce continuamente di una Regione sotto lo schiaffo di clan malavitosi, di malapolitica, di indagini della Magistratura. Insomma, un quadro desolante al quale noi calabresi abbiamo fatto l’abitudine, mentre all’ombra della Alpi ci si chiede se questa sia -veramente- una delle aree più povere e sbandate d’Europa. Recentemente mi è capitato di prendermi una bella rivincita, personale e regionale: lo scorso ottobre, anticipato dall’inconfondibile timbro lombardo (di adozione) e trentino (di nascita), ricevo la gradita telefonata di Rolly Marchi, il “Signor Trofeo Topolino”, l’instancabile animatore degli ultimi sessant’anni di vita sulla neve, di quell’impareggiabile mondo sportivo e mondano che è il “circo bianco”; ma anche il cantore delle sue Dolomiti, quelle di Lavis, poco sopra Trento, come delle immacolate Tofàne, vanto della superba e ricercata Cortina.
Successo di pubblico e di critica per la rassegna d’autore “Praia, a mare con…”
E’ stata la scommessa dell’estate 2007. E pare ampiamente vinta, a voler soppesare sia la qualità degli autori intervenuti che il numero di spettatori che l’hanno seguita, sera dopo sera. Dal 8 luglio al 30 agosto, Piazza Italia -abbellita come non mai- è stata trasformata nel nuovo salotto culturale del Tirreno Cosentino, per accogliere degnamente -nell’ambito della complessiva programmazione estiva organizzata dalla nuova amministrazione comunale insediatasi nella cittadina alto-tirrenica all’indomani del rinnovo amministrativo dello scorso fine maggio- la prima edizione della rassegna d’autore “Praia, a mare con”.
Festeggiati a Praia i dieci anni di Apollinea
La sala consiliare del Municipio praiese, lo scorso 27 dicembre, ha accolto la cittadinanza locale intervenuta ad assistere alla serata in onore dei dieci anni dalla prima uscita in edicola di Apollinea. Inserita nel programma natalizio organizzato dall’amministrazione comunale, che al settore cultural-ambientale guarda con grande interesse e partecipazione, la serata dedicata alla Rivista del territorio del Parco Nazionale del Pollino è servita -soprattutto- a fare il punto della situazione sulla più grande area protetta d’Italia: parco virtuale o realtà attiva, si sono più volte chiesti gli intervenuti all’incontro.
Il panorama è di quelli che lasciano incantati. Lo sguardo spazia a 360° in un susseguirsi di mare, monti e cielo. La Rocca domina l’intero Golfo di Policastro, dal campano Capo Palinuro, al tratto lucano di Maratea sino a Capo Scalea, estrema punta calabrese dell’enorme arco di costa che abbraccia tre Regioni, tre Province, una manciata di Comuni affratellati dal mare del Mito di Ulisse. Le montagne ci sono tutte: il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con la sua massima altezza, quel Monte Cervati che da qui mostra il suo versante sud-occidentale, innevato anche quando la candida coltre bianca ha deciso di lasciarsi desiderare in un inverno mite come questo; le montagne lucane che fanno da corona alla breve ma intensa costa, con quel Monte Coccovello che sembra proprio voler ergere un invalicabile confine geografico. Alle spalle, verso nord-est, le estreme propaggini nord-occidentali del Parco Nazionale del Pollino sembrano incombere minacciose con gli appena millecentoquarantadue metri del Cozzo Petrara: un’aerea serra rocciosa quasi a guardia della riva calabrese.